Nei corsi di orientamento mi è stato più volte chiesto se sia meglio inviare il curriculum vitae tradizionale o quello in formato europeo, il c.d. EUROPASS (per le istruzioni di compilazione si rimanda ai siti ufficiali http://europass.cedefop.eu.int ed http://www.europass-italia.it).
Nella mia esperienza l’Europass, pur dando il vantaggio di fornire uno standard condiviso in tutta Europa, rischia spesso di essere poco flessibile e schematico.
Per tale motivo, i professionisti del settore, che spesso si trovano a dover esaminare centinaia di curricula in poco tempo, non lo trovano di facile lettura.Solitamente, infatti, si consiglia ai candidati di non presentare curriculum con più di 2 pagine (massimo 3, per esperienze lavorative pluriennali). In alcuni casi, le stesse aziende richiedono di condensare in un’unica pagina il percorso formativo e professionale.
In quest’ottica, la difficoltà maggiore si presenta per coloro che hanno maturato una lunga esperienza di studi e/o lavorativa. Le persone con queste caratteristiche trovano, infatti, piuttosto difficile adattare il proprio excursus allo standard europeo.
Altra anomalia è data dal fatto che non è stato fornito un elenco standard, condiviso ed univoco, delle così dette capacità e competenze sociali, organizzative e tecniche (come accade invece per le conoscenze linguistiche). Tale mancanza rende confusa ed ambigua la descrizione del proprio profilo.
Come ultima considerazione, posso dire che l'analisi della forma e della modalità di redazione del curriculum rappresentano i primi indizi di valutazione del candidato. In altre parole, la lettura del cv permette ai professionisti di formulare una prima ipotesi, da verificare in sede di colloquio, non solo sulle competenze professionali, ma anche sulle caratteristiche personali.
L’Europass, essendo strutturato secondo regole e modalità predefinite, non permette di esprimere a pieno la propria personalità, che invece è più facilmente "intellegibile" nel curriculum redatto secondo i criteri tradizionali.
In base a tali considerazioni, il consiglio è di predisporre entrambi i formati, utilizzando l’Europass dove esplicitamente richiesto e/o per candidature europee. Per il resto è preferibile procedete con l’invio del curriculum e della lettera di presentazione redatti secondo i criteri tradizionali.
Per concludere, ricordo che è fondamentale adattare il curriculum e la lettera di presentazione all’utilizzo da fare ed agli obiettivi da raggiungere.
Athena
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